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Sviluppo economico

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BILANCIO,FISCALITA' LOCALE E TRIBUTI

Il tema delle risorse economiche a disposizione per governare una città è, da tempo, uno di quelli più spinosi e complessi da trattare per ragioni facilmente intuibili, ma, in questo particolarissimo momento storico, lo è ancor di più a causa delle incertezze che affliggono tanto il gettito nelle casse comunali, quanto i trasferimenti dallo Stato centrale.

La considerazione non è affatto banale perché tutti sanno o dovrebbero sapere che un bilancio comunale è rappresentato da entrate ed uscite che si devono equivalere, ma se le prime sono dubbie anche le seconde rimangono condizionate benché, in diversi casi, improcrastinabili.

I grandi cambiamenti delle abitudini e degli stili di vita di tutti noi – imposti all’emergenza sanitaria legata alla diffusione del covid-19 – hanno determinato e continuano a determinare effetti sfavorevoli sull’economia nazionale con ricadute preoccupanti su quella locale, sovente rappresentata da realtà efficienti ma piccole che soffrono nell’applicare le misure giustamente volute dalle autorità governative e sanitarie.

Da un lato lo Stato centrale sta programmando continui stanziamenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria e, pertanto, ci si deve chiedere se i trasferimenti riservati ai Comuni non ne risentiranno, dall’altro le entrate locali sono in sofferenza perché attività produttive e famiglie hanno bilanci piuttosto asfittici che mal si conciliano con le scadenze e le esigenze della fiscalità in generale.

La nostra Amministrazione, in prima linea come tante altre, non è rimasta insensibile ai messaggi di difficoltà che sono continuamente piovuti in municipio, cosicché siamo dovuti intervenire per andare incontro alle necessità più preoccupanti della collettività, prevedendo sgravi sulla TARI (acronimo di Tassa sui RIfiuti) per le attività economiche che hanno dovuto subito un fermo in seguito al cosiddetto lockdown, un posticipo del pagamento delle rate della medesima tassa, nonché la possibilità di pagare in ritardo l’IMU (acronimo di Imposta Municipale Unica) senza more ed interessi.

Si è trattato di scelte che la nostra Amministrazione ha ritenuto indispensabili per dare risposte concrete ai bisogni delle famiglie e delle attività economiche nella piena consapevolezza di introdurre criticità nel bilancio comunale e di dover erogare una serie di servizi alla cittadinanza indipendentemente dalla certezza o meno delle entrate.

Appellandoci alla cosiddetta diligenza del buon padre di famiglia, la nostra Amministrazione ha ripercorso tutti i capitoli di bilancio accomunati dal fatto di essere alimentati da risorse provenienti dalla collettività amministrata con lo scopo di introdurre ogni possibile correttivo che potesse compensare, in generale, prevedibili riduzioni del gettito e non compromettere, pertanto, le azioni finanziate da predette risorse.

Per assurdo ma neppure tanto, il cosiddetto lockdown ha fatto registrare minori uscite (basti pensare alle utenze di scuole e di centri sportivi) che, sommate a mezzi finanziari di altra provenienza, hanno liberato risorse per sostenere, ad esempio, gli interventi occorrenti per riaprire le scuole a settembre di quest’anno secondo i protocolli dettati dal Ministero dell’Istruzione.

Questo sforzo è stato effettuato non perdendo mai di vista l’obiettivo di mantenere in equilibrio il bilancio che, quando è dotato di quella flessibilità tanto invocata e voluta dalla nostra Amministrazione, consente gli opportuni adattamenti alle circostanze imposte dalle emergenze come quella di quest’anno.

La nostra Amministrazione nutre il timore di dover sfidare, nei prossimi anni, le ripercussioni di quanto accaduto nel 2020 perché una pandemia internazionale, di ciò si è trattato, produce devastazioni, sul piano economico in particolare, assimilabili a quelle di un conflitto bellico mondiale senza scordare che un modello sanitario all’altezza di emergenze come quella in corso fa a pugni con il calante prodotto lordo interno del Paese.

Ecco perché la nostra Amministrazione avverte la necessità di dover comunicare che l’imposizione fiscale rimarrà immutata se i trasferimenti dallo Stato centrale resteranno anch’essi invariati, mentre le tariffe dei servizi potranno unicamente conoscere adeguamenti nella misura delle evoluzioni dei coefficienti inflattivi inerenti il costo della vita. 

Non solo, sarà sempre più fondamentale, specie se gli scenari economici e sociali volgeranno verso orizzonti difficili, ribadire la best practice, già attuata nel primo mandato, grazie alla quale l’approvazione dei bilancio di previsione è stata deliberata dal Consiglio Comunale entro il termine del 31 dicembre dell’anno precedente: è un obiettivo che ha consentito e che consentirà alla nostra Amministrazione di avere un documento economico già efficace ed esecutivo fin dal primo giorno dell’anno nuovo e di ricevere, cosa non irrilevante, il riconoscimento, da parte dello Stato centrale, di Ente virtuoso che comporta l’accesso a benefici ed incentivi a favore della nostra comunità.

Giova, infatti, ricordare che una minoranza dei comuni italiani, soprattutto se di taglia demografica pari al nostro, approva il bilancio di previsione entro il 31 dicembre dell’anno precedente perché è un’azione impegnativa che può scaturire laddove parte politica e parte tecnica condividono pienamente l’opportunità di operare con snellezza, tempestività e senza inerzie derivanti da mentalità superate: è uno sforzo considerevole ma sostenibile quando si è animati da concentrazione e volontà.

Si è dato ampio spazio alla cosiddetta parte corrente del bilancio e si è anche spiegato perché, ma la gestione delle risorse economiche è animata anche da investimenti sottoforma di opere pubbliche che la nostra Amministrazione non ha affatto scordato e, pertanto, ci attrezzeremo per intercettare ogni opportunità per incamerare attraverso la partecipazione a bandi pubblici, contributi a fondo perso sia a livello nazionale che europeo.

Sono iniziative che abbiamo già esplorato con successo in questi ultimi cinque anni e che intensificheremo per il buon governo della città a causa delle prevedibili ristrettezze economiche che potranno condizionare il bilancio comunale. 

Bilancio

la citta' che produce

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Una risorsa insostituibile per la comunità parabiaghese è rappresentata dalla rete di attività produttive del settore manifatturiero e del suo indotto che hanno concorso in modo straordinario nel diffondere e qualificare, in tutto il mondo, il nome della nostra città, grazie a prodotti di fine fattura perché legati all’alta moda italiana.

Le grandi competenze artigianali maturate sia nel settore della produzione delle calze e sia in quello delle calzature da donna di lusso sono figlie, a nostro giudizio, dell’estro, della creatività e dell’amore per le cose belle che in Parabiago si sono radicati grazie ad artigiani talentuosi e a bottegai dalla testa fine.

Essi hanno avuto il merito di aver seguito le orme lasciate dal grande maestro intarsiatore Giuseppe Maggiolini che sospinse la crescita sociale ed economica della nostra comunità fin dalla seconda metà del 1700.

In questo particolare momento di grave crisi economica sia nazionale che intercontinentale a causa della diffusione del covid-19, sarà importantissimo, per la nostra Amministrazione, porre la massima attenzione per sostenere, con i mezzi a disposizione delle municipalità, le aziende del territorio.

Intendiamo promuovere il rilancio delle attività industriali ed artigianali di Parabiago tramite l’istituzione di uno sportello dedicato allo “sviluppo delle attività produttive” che avrà il compito di semplificare gli adempimenti in capo alle nuove imprese che vorranno insediarsi nel nostro territorio e di essere di supporto per quelle che avranno in programma ampliamenti per ammodernare i processi produttivi.

Inoltre, attraverso questo sportello, la nostra Amministrazione offrirà un nuovo servizio agli operatori economici locali, ossia quello di far conoscere le opportunità di sviluppo e di innovazione promosse da bandi regionali ed europei. 

Non solo, sulla scorta dell’esperienza già maturata in ambito di assistenza legale gratuita per i cittadini, la nostra Amministrazione valuterà di mettere a disposizione delle aziende, anche attraverso la collaborazione del Centro servizi Villa Corvini, un servizio di assistenza legale e finanziaria attraverso modalità inizialmente gratuite e nel seguito di onerosità contenuta.

Le attività commerciali di vicinato o di prossimità rappresentano per tradizione e non solo un’importantissima funzione a favore della comunità che con l’esperienza del Distretto Urbano del Commercio (nel seguito DUC) si vuole preservare e, pertanto, omologare a servizio irrinunciabile. 

A conferma di ciò, sarebbe sufficiente rammentare le potenzialità ben espresse da queste attività durante l’emergenza covid-19 attraverso le prestazioni che solo loro sono state in grado di erogare alla comunità e la versatilità nel fare squadra per meglio affrontare e soddisfare le nuove necessità che si sono appalesate durante e dopo la terribile pandemia.

Grazie alla lungimiranza che la nostra Amministrazione ha avuto nell’istituire il DUC è stato possibile partecipare al Bando di Regione Lombardia che prevede l’erogazione di contributi a fondo perso per spesare i costi di quelle attività commerciali che, superato il lungo periodo di lockdown, si sono ritrovate a fare i conti imprevisti della ripartenza.

Inoltre attraverso il DUC, la nostra Amministrazione auspica di rilanciare le attività commerciali attraverso iniziative già collaudate come la “mezza notte dei bambini”, nuovi eventi come la “settimana magic discount” o la “Parabiago trunk show shoes & clothes“ (ovvero momenti dedicati alla vendita di articoli di vecchie collezioni di scarpe a prezzi scontati in un'unica location) e sfilate in collaborazione con le associazioni di categoria e le aziende manifatturiere del territorio.

Ma l’incisività di predetti appuntamenti risiederà nella capacità di creare una cornice attraente che catalizzi attenzioni ed interessi da monetizzare.

Ecco perché è necessario il contributo di chiunque sappia essere rappresentativo del territorio e della comunità ospitata: si pensi ad esempio ai musei cittadini pubblici (museo Carla Musazzi, della Scuola e del Ciclismo) e privati (Crespi Bonsai e Rancilio), all’ecomuseo del paesaggio, alle risorse ambientali dei PLIS dei Mulini e del Roccolo, alle attività ricettive e di ristorazione.

Il marketing territoriale deve essere frutto di sinergie e non di operazioni individuali che quasi mai hanno avuto successo.

Alla nostra Amministrazione piace l’idea che marketing territoriale ed economia circolare possano risultare complementari pur nelle loro specificità, visto e considerato che la seconda non è un argomento sconosciuto a chi ha governato la città negli ultimi cinque anni: è stato avviato, infatti, un progetto, da alcuni anni, rivolto a promuovere una best practicein tema di sostenibilità e sviluppo della biodiversità.

L’agricoltura non è la principale attività economica di Parabiago, ma le aree da essa presidiate imprimono una connotazione inconfondibile al paesaggio e, al tempo stesso, sono espressione autentica del legame tra uomo e natura.

E proprio dai campi lavorati dagli agricoltori di casa nostra arriva il grano integrale che, grazie ad una corta filiera di matrice alimentare, si trasforma nel Pane di Parabiago, una pagnotta rigorosamente cotta in panetterie locali.

La nostra Amministrazione vorrebbe che questa esperienza venisse replicata in altri ambiti dell’economia locale, mediante interventi anche di levatura sovra comunale capaci, però, di costruire i presupposti per generare, dall’esterno, interesse ed attenzione a favore di un territorio le cui potenzialità odierne non sono più quelle di ieri e, pertanto, esso ha necessità di esprimerle attraverso nuovi percorsi.

Il ruolo di noi amministratori deve allora consistere nel sapersi mettere a disposizione degli operatori economici locali per sostenerli nella ricerca e nella promozione di predetti percorsi la cui ideazione, se originale, non potrà essere slegata dalle nostre tradizioni artigianali, alimentari e culturali.

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Le politiche ambientali, anche a livello locale e di ciò la nostra Amministrazione è perfettamente consapevole, hanno un ruolo importante nel rilancio economico della società, in particolar modo nel momento storico che stiamo vivendo.

Un duplice obiettivo di fondamentale importanza da perseguire è quello della riduzione e dell’abbattimento della famigerata CO2. 

La nostra Amministrazione, pertanto, proseguirà lungo il percorso già intrapreso in questi ultimi cinque anni, come segnatamente attestato dal relampingdi tutta la rete dell’illuminazione pubblica, mediante l’installazione di nuove luci a LED che permettono di ridurre notevolmente il consumo di energia elettrica.

Si intenderà, inoltre, promuovere l’implementazione dell’installazione, da parte di società private, delle cosiddette colonnine per l’alimentazione delle batterie delle autovetture elettriche, soprattutto presso i principali parcheggi pubblici cittadini per incentivare la diffusione di questa tipologia di veicolo.

Parallelamente si continuerà nell’intervento, dedicato agli edifici pubblici, di realizzazione di cappotti termici e di sostituzione degli infissi e, per di più, queste azioni saranno integrate da un ampio piano di realizzazione di tetti fotovoltaici, vale a dire un’operazione che, producendo energia da fonti rinnovabili, concorrerà ad allineare sempre più la nostra città al modello di realtà urbana sostenibile, dalla mobilità al risparmio energetico, dal consumo del suolo alla raccolta dei rifiuti.

Il sapiente utilizzo di fondi provenienti da bandi statali o regionali ed incentivi, quali il conto termico del GSE (Gestore dei servizi energetici a livello nazionale), consentiranno alla nostra Amministrazione di reperire i mezzi finanziari per realizzare quanto descritto.

Il conto termico, in breve, è un pacchetto di incentivi e di agevolazioni istituito con decreto ministeriale che promuove interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Relativamente al tema della raccolta dei rifiuti sopra accennato, rileva rammentare che, dalla fine del prossimo anno, la frazione organica dei rifiuti prodotta nelle abitazioni di Parabiago verrà conferita a Legnano, dove la società AMGA Legnano S.p.A. – di cui il nostro Comune è il secondo azionista – ha affidato in concessione, su aree di proprietà, la realizzazione e la gestione di un impianto che tratterà la cosiddetta FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani), unitamente alla frazione verde (ramaglie, potature, ecc.) per produrre biometano e compost: trattasi di un virtuoso, concreto e vicino esempio di economia circolare nel quale la nostra Amministrazione ha sempre creduto sostenendone la progettualità fin dai primi passi.

Poiché la sfida per rendere Parabiago sempre più sostenibile si può vincere solo mettendo in campo più azioni, più interventi, più soluzioni, la nostra Amministrazione reputa molto importante implementare il patrimonio arboreo cittadino, stante la sua funzione di assorbire CO2 (un tiglio, come uno di quelli che adornano via Matteotti, “mangia” circa 140 kg di CO2 ogni anno), attraverso nuovi filari di alberi da posare lungo gli assi stradali principali della città.

Questi futuri interventi di piantumazione devono essere letti con la lente della continuità, perché già nei cinque anni trascorsi sono state eseguite attività analoghe per oltre 150.000,00 euro, da suddividersi tra ricostituzione dei viali alberati e riqualificazione di singole zone. Tra le prime ricordiamo i seguenti interventi: via F.lli Rosselli, viale Matteotti, via  Mameli, via Sant’Anna, via Casorezzo, via Unione, via Einaudi, via Cuoco (area fitness), via Olona e via Resegone. Relativamente alle seconde si citano il parco cittadino di via Crivelli, la zona naturale denominata “oasi cinin” (nei pressi della scuola R.Rancilio) e le zone umide del Parco dei Mulini.

green economy

green economy

le societa' "b corp": un modello da far conoscere

Anche il settore della produzione e dell’economia può avere attenzione per l’ambiente. E questa sarà anche una delle prossime sfide che dovremo affrontare. 

Cosa può fare l’Ente locale? Sensibilizzare, promuovere e far conoscere. La promozione dell’attenzione verso l’ambiente, infatti, passa soprattutto attraverso la diffusione delle best practice e questo vale anche per il settore  della produzione e dell’economia. Intendiamo, quindi, diffondere tra gli imprenditori parabiaghesi la conoscenza della filosofia che c’è alla base delle  società “B Corp”.  

Le società “B Corp” sono quelle aziende che insieme formano un movimento globale che ha l’obiettivo di diffondere un paradigma più evoluto di business. Nel mondo, le “B Corp” certificate si distinguono sul mercato da tutte le altre perché vanno oltre l’obiettivo di profitto e innovano continuamente per massimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano, l'ambiente e tutti gli stakeholder. Infatti l’azienda “B Corp” sceglie volontariamente e formalmente di produrre contemporaneamente benefici di carattere sociale e ambientale mentre raggiunge i propri risultati di profitto.

Qualsiasi azione messa in campo in tal senso, potrà ottenere solo benefici per la nostra comunità in quanto sarà ampiamente compensato dalla ricaduta sociale che le aziende genereranno sulla nostra città. Pertanto il nostro impegno non mancherà in questo campo attraverso la promozione di incontri dedicati con la collaborazione delle associazioni di categoria nazionali e degli imprenditori locali. L’obiettivo sarà trovare modalità che possano  facilitare l’attrazione di questo tipo di società sul nostro territorio comunale. 

società B corp
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