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L’evento del 31 dicembre: le basi per l’inizio di un nuovo anno

Aggiornamento: 9 gen 2021


Comunicato stampa del 7 dicembre 2020


“Il 2020 è un anno di ghiaccio perché ha congelato la nostra vita relazionale. Noi da questo stato d’ibernazione ne vogliamo uscire! Pertanto quest’anno, come tutti gli altri anni, non ci dimentichiamo delle nostre tradizioni che, anche in questa situazione e senza dimenticare quanto sta accadendo, devono essere lo sprono per iniziare un nuovo anno con uno spirito differente.”.



Queste le premesse che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a mantenere vivi alcuni appuntamenti natalizi, seppur ridimensionati nella modalità di proposta alla cittadinanza per il rispetto delle misure in corso, tra cui il saluto al 2020 e il benvenuto al 2021 che, come tutti gli altri eventi previsti, sarà trasmesso in differita streaming. Non è la prima volta che l’Amministrazione Comunale adotta queste modalità per poter raggiungere la cittadinanza anche in tempi di distanziamento sociale, infatti anche il Grande Concerto di Natale si potrà seguire allo stesso modo.


Le proposte del periodo natalizio sono tre: la tradizionale accensione dell’albero e delle luminarie (senza questo appuntamento, a Parabiago non è Natale); il Grande Concerto di Natale con la sola presenza dei Direttori dei corpi musicali e delle corali cittadine per evitare assembramenti, appunto, anche tra i musicisti; infine, l’appuntamento di fine anno del 31 dicembre.


Sarà un Natale un po’ strano, sicuramente diverso e proprio per questo motivo l’Amministrazione comunale ritiene fermamente che la cittadinanza abbia bisogno di occasioni per vivere in modo comunitario la faticosa realtà attuale.


“Nessuna violazione delle regole del Governo come strumentalmente qualcuno ha cercato di far crederecommenta il Sindaco Raffaele Cucchi- perché l'amministrazione pubblica non dà mai il cattivo esempio. Tanto è vero che, pur avendone la facoltà per il ruolo che ricopriamo, l'evento ‘A year to stop’ è stato programmato sin dall'inizio per essere mandato in differita streaming sui canali social istituzionali, a mezzanotte del 31 dicembre. Per quanto riguarda il significato e lo stile di un evento nato per dare l'addio a un anno che tutti nel mondo sono d'accordo a ritenere funesto, tanto che il prestigioso settimanale americano Time pubblica in copertina un 2020 cancellato con una X, dichiarando che è ‘Il peggior anno di sempre’, l'Amministrazione sceglie ciò che ritiene più vicino al sentire dei suoi cittadini. Noi abbiamo scelto qualcosa che potesse esprimere una rottura con un anno difficile che ha congelato le nostre vite. Il messaggio che si intende dare, quindi, non è di distruzione, ma un volersi liberare di questo ghiaccio sociale che si sta prendendo tutto, per dare voce e speranza al futuro.”.


“Nel 2020 abbiamo congelato la scuola, il lavoro, lo sport, le relazioni, perfino quelle più importanti -afferma l'Assessore alla cultura Barbara Benedettelli- Tutto congelato come la nostra scultura di ghiaccio, perfetta rappresentazione di quanto abbiamo vissuto nel 2020. L'idea di distruggerla, ovvia metafora, risponde a un bisogno umano di tornare alla normalità e alla necessità politica di impegnarsi perché ciò accada.”.


“Ogni amministrazioneconclude il Sindaco- credo possa proporre diverse cose, anche il nulla. Però il nulla, non costruisce, neppure può dare un’opportunità di compagnia a chi, purtroppo, sta vivendo momenti di difficoltà emotiva nel gestire il prolungamento di questa situazione. Compito di un’Amministrazione è anche quello di tenere unita la comunità con senso di appartenenza e condivisione del sentire comune. Non dimentichiamoci, infatti, che esiste un disagio psicologico subdolo che l'OMS definisce ‘Pandemic fatigue’, ovvero una condizione di profondo malessere e sfiducia nel futuro. Forse Parabiago ne è esente? Di certo, esiste uno sfinimento generale, anche psicologico, che un'Amministrazione comunale ha il dovere di contrastare.”.


L’evento è stato pensato nel pieno rispetto delle norme nazionali attualmente in vigore e della nota della Prefettura di Milano.

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