"Un progetto a misura di DONNA"
Si tratta di un soggetto al quale devono essere rivolte attenzioni misurabili con iniziative concrete che consentano alle donne di esprimere le proprie potenzialità non unicamente nei ruoli più segnatamente tradizionali.
Le donne, ad esempio, nei luoghi di lavoro sono risorse i cui mezzi risultano vitali per lo svolgimento delle attività in cui esse sono coinvolte e, pertanto, è fondamentale la continuità della loro presenza.
Presenza che, al contrario, può diventare frammentaria quando esse affrontano le criticità naturali del loro status di madri.
Se lo strumento di Mondo Bambino, mediante la soluzione del “tempo famiglia”, è risultato un prezioso supporto, occorre certamente riproporlo ed andare oltre. Come? Facendo ricorso ai voucher lavorativi affinché si assicuri la presenza di baby sitter nelle circostanze più gravose.
I NOSTRI PUNTI DI FORZA
-
Voucher lavorativi per le donne che hanno bisogno della presenza di una babysitter in circostanze particolarmente gravose.
-
Sportello anti-violenza per il monitoraggio di episodi che, contestualmente, potranno essere oggetto di approfondimenti per organizzare azioni di contrasto.
-
Presidiare l’area della stazione ferroviaria con vigilanti appositamente ingaggiati e riservare parcheggi contrassegnati con il colore rosa per favorire l’accessibilità ai servizi maggiormente utilizzati dalle donne.
-
Corsi di difesa personale senza alcun onere per le partecipanti e realizzati in collaborazione con le associazioni sportive.
Le donne oggigiorno si sentono insicure, esposte a pericoli di cui si ha contezza, purtroppo, con cadenza pressoché quotidiana.
Il problema è variegato e, conseguentemente, non esiste un’unica soluzione, bensì urge muoversi in più direzioni se si ambisce a cogliere risultati tangibili.
Presidiare, in particolar modo nella stagione invernale, l’area della stazione ferroviaria – in quanto crocevia cittadino affollatissimo e bisognoso di controlli – con vigilanti appositamente ingaggiati è un servizio di cui si avverte la necessità.
Lo stesso ragionamento deve essere replicato per altri analoghi punti sensibili.
Un’altra azione, semplice ma efficace, è riservare stalli per la sosta visibilmente contrassegnati con il colore rosa, nonché ubicati – in prossimità dei luoghi strategici – con l’accortezza che la loro accessibilità possa infondere un maggior senso di sicurezza nelle donne.
L’argomento della difesa personale conserva intatta la sua attualità, ragion per cui l’Amministrazione comunale deve farsene carico attraverso corsi mirati, senza alcun onere per le partecipanti, da organizzare in collaborazione con le associazioni sportive che sapranno denotare opportune sensibilità.
Introdurre uno “sportello anti-violenza” consentirà all’amministratore attento di avviare un iniziale monitoraggio di episodi, di circostanze, ossia di accadimenti che, contestualmente, potranno essere oggetto di approfondimenti propedeutici alla risoluzione del singolo caso e alla configurazione della portata del fenomeno su scala cittadina per organizzare le azioni di contrasto.
È un’iniziativa che si prefigge di accorciare la distanza tra le donne in difficoltà e le istituzioni.
Conclusioni
I bisogni delle singole categorie sono, come del resto era intuitivamente prevedibile, molteplici ed ampi sia come specificità e sia come intensità.
Averli indagati e collegati con una modalità espositiva diversa dal passato, denota la netta volontà di volerli affrontare con equità e con umiltà.
Equità: non esistono priorità, ossia il fronte delle esigenze è talmente esteso da non consentire scelte, graduatorie, distinzioni che potrebbero generare, nei soggetti istanti, sospetti di parzialità.
Le risorse di un’Amministrazione comunale non sono infinite, anzi è vero il contrario, e, pertanto, la loro distribuzione è un principio fondamentale ed irrinunciabile.
Sotto questo punto di vista l’amministratore responsabile comprende che ad ogni categoria di cittadini devono essere riconosciuti, in sede di ascolto, gli stessi diritti.
Umiltà: la conoscenza dei problemi che affliggono le diverse categorie è un processo che non si esaurisce – verrebbe da dire – mai, perché immedesimarsi nel soggetto istante di turno è un’azione che, nel migliore dei modi, ottiene risultati da approssimarsi per difetto e non per eccesso.
Aprire tavoli, coordinarli con dedizione non dando mai l’impressione di volerli governare in forza dei poteri riconosciuti dalla legge, pungolarli sino alla maturazione di traguardi concreti: è il ruolo nel quale un amministratore – legato profondamente alla sua città – si deve spendere quotidianamente investendo tutte le proprie energie.