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"UNA PARABIAGO GIOVANE"

I giovani affinché non si tramutino in eterne promesse devono essere messi nelle condizioni di esprimere il loro potenziale: concetto facile da esprimere, assai più complesso da realizzare.

Non esiste una ricetta per soddisfare i gusti di tutti, in quanto la popolazione giovanile è particolarmente variegata nei suoi modi di pensare, di agire, di affrontare i problemi, di gestire il tempo libero e di progettare il proprio futuro.

Se si parte dal presupposto che potersi esprimere ad un tavolo di riconosciuta autorevolezza per gli argomenti ivi trattati è già una prova dimostrativa del proprio potenziale (quanto meno a livello di relazioni), si intuisce allora l’importanza di organizzarlo, avendo cura di scegliere i partecipanti con modalità tali da dare voce ad ogni realtà in cui i giovani sono ogni giorno protagonisti (polo scolastico di via Spagliardi, istituto Clerici, istituto Cattaneo, Rugby Sound, oratori, ecc.).

Dovrà essere un tavolo di alto livello al quale giovani, da una parte, e istituzioni dall’altra si confronteranno con l’intento di congegnare iniziative che saranno poi governate dai primi e monitorate dalle seconde.

Sarà un confronto che, a lungo andare, dovrebbe forgiare i cittadini di domani affinché i giovani, maturando esperienze proficue, possano avere contezza piena del loro ruolo, ossia di essere membri di una comunità alla cui pacifica convivenza e alla cui crescita armoniosa ciascuno deve singolarmente concorrere.

Parallelamente a questo fondamentale tavolo, potranno essere attivate altre iniziative che consentano ai giovani di interagire con le istituzioni cittadine oppure fra essi medesimi: l’istituzione di un organismo partecipato dai ragazzi che emuli il Consiglio comunale della Città e l’allestimento di un forum dei giovani che sia costantemente in onda grazie ai più moderni canali comunicativi sono progetti nei quali un amministratore deve credere se avverte seriamente il bisogno di essere vicino a questo segmento della collettività.

Il polo scolastico di via Spagliardi è, quotidianamente, l’arena cittadina nella quale si riversa la popolazione giovanile numericamente più consistente: allacciare rapporti – tra i vertici della scuola e quelli dell’ente locale – per sviluppare politiche mirate è un’operazione che prospetta opportunità interessanti.

Utile a suddetta causa sarà certamente la definizione di una convenzione con la Città Metropolitana di Milano per l’utilizzo del parco in seno al polo scolastico, prefigurando finalità prevalentemente di genere sportivo.

Parimenti si potrebbe ribadire lo stesso concetto per l’auditorium all’interno del medesimo polo, ancora indisponibile a causa dei lavori non ultimati: la struttura si addice assai convenientemente per usi e scopi congeniali alla creatività e all’estro dei giovani.

Il rapporto dei giovani con la musica è sempre stato all’insegna della grande passione, come attestano le folle oceaniche di ragazzi festanti che assistono ai concerti degli artisti più acclamati.

Questo patrimonio di entusiasmo e di amore per l’arte musicale può essere la fonte ispiratrice di iniziative e di manifestazioni di rado ospitate in città: si pensi, ad esempio, a concorsi riservati a complessi, a band di ragazzi che si misurano nella padronanza degli strumenti, nella qualità delle composizioni e nella tonalità delle corde vocali.

 

I NOSTRI PUNTI DI FORZA

 

  • tavolo di riconosciuta autorevolezza avendo cura di scegliere i partecipanti con modalità tali da dare voce ad ogni realtà in cui i giovani sono ogni giorno protagonisti (polo scolastico di via Spagliardi, istituto Clerici, istituto Cattaneo, Rugby Sound, oratori, ecc.).

  • forum dei giovani che sia costantemente in onda grazie ai più moderni canali comunicativi.

  • musica: concorsi riservati a complessi, a band di ragazzi che si misurano nella padronanza degli strumenti, nella qualità delle composizioni e nella tonalità delle corde vocali.

  • L’informatore comunale, oggi divulgato in versione cartacea, è opportuno che si tramuti in un mezzo comunicativo online coinvolgendo gli studenti.

  • posticipo della chiusura della biblioteca civica di via Brisa, grazie alla collaborazione di studenti che avvicenderanno il personale dell’ente.

  • reintrodurre il cineforum estivo.

  • dieci postazioni lavorative dotate di arredi e di supporti informatici da mettere a disposizione dei giovani più intraprendenti che, tuttavia, dovranno prima misurarsi in una selezione coordinata da un apposito bando. I soggetti migliori disporranno di un tempo pari a due anni per elaborare progetti imprenditoriali.

  • azzerare l’imposta della TASI ai soggetti under 35 che acquisteranno la prima casa in Parabiago all’interno del novero di abitazioni di nuova edificazione e rimaste invendute, purché non siano ancora decorsi tre anni dal momento del deposito della richiesta di agibilità.

Analoghe prove potrebbero essere riservate a coloro che ambiscono a proporsi nella veste di disc jockey, ossia un’altra forma cara ai ragazzi per divertirsi e far divertire a suon di musica.

Si pensi ancora, ad esempio, ai locali notturni e agli esercizi pubblici quali palcoscenici di gruppi musicali per promuovere aggregazioni spontanee di giovani: è essenziale l’intervento, per il buon esito di questo genere di iniziative, il ricorso a sponsorizzazioni di privati.

L’ argomento è utile anche per rammentare che Parabiago ha il vanto di disporre di due bande musicali cittadine, circostanza insolita che non cela affatto rivalità bensì origini diverse di cui è giusto tenerne conto.

L’Amministrazione comunale è grata ad entrambe per il prezioso servizio reso e non si sottrarrà alle richieste di sostegno a vario titolo che riceverà.

La continuità di entrambe le bande è demandata a ricambi generazionali che, sino ad oggi, sono stati assicurati: anche in questo caso si guarda ai giovani con particolare interesse e ad essi saranno frequentemente rivolti appelli affinché si accostino a due realtà nelle quali non si favorisce unicamente la conoscenza degli strumenti musicali a fiato e a percussione, ma si matura soprattutto la condivisione del principio di potersi mettere al servizio della città in modo corale grazie all’arte.

Pure il rapporto dei giovani con lo sport è caratterizzato da un’intensità assai positiva in virtù di una freschezza fisica che sprona ad esplorare i limiti del proprio corpo allenandolo alla fatica, curandolo con condotte di vita senza eccessi e coordinandolo, nei suoi movimenti, agli stimoli nervosi del cervello.

L’amministratore consapevole della straordinarietà di suddetto rapporto lo rassoda in ogni forma possibile.

Le associazioni sportive che maggiormente si prodigano per la diffusione della propria disciplina tra i giovani sono meritevoli di riconoscimenti che possono materializzarsi attraverso l’accesso agevolato agli impianti comunali in virtù di tariffe scontate, oppure riportando nel sito ufficiale dell’ente locale le prestazioni agonistiche degne di nota, oppure ancora istituendo borse di studio da assegnare a coloro che primeggiano sia come atleti e sia come studenti.

Accostare i giovani a pratiche sportive non conosciute equivale ad ampliare il rapporto che essi vivono con lo sport: è stimolante, pertanto, l’idea di coordinarsi con i privati che potrebbero perseguire lo scopo in argomento mediante utilizzi di siti da riqualificare all’interno dei parchi o degli ambiti agricoli.

L’informatore comunale, oggi divulgato in versione cartacea, è opportuno che si tramuti in un mezzo comunicativo online al fine di aggiornarlo frequentemente: coinvolgere gli studenti degli istituti di scuola media superiore costituisce un’opzione sfidante da tenere in elevata considerazione.

Un’altra opzione ancor più sfidante, nell’ambito delle ipotesi di coinvolgimento dei giovani da parte dell’Amministrazione comunale, è il posticipo della chiusura della biblioteca civica di via Brisa, grazie alla collaborazione di studenti che avvicenderanno il personale dell’ente.

Lo scopo è duplice: favorire un afflusso maggiore di utenti (in particolar modo giovani) e responsabilizzare gli studenti incaricati nella gestione di questo servizio pubblico affinché inizino ad avere una netta percezione del loro ruolo di cittadini di domani.

La presenza di giovani nella biblioteca civica innesca un ulteriore progetto, ossia quello di insediare una web radio con cui rappresentare i fatti quotidiani della città.

Appellandosi sempre all’arte per scoprire se nell’offerta della stessa possano esservi proposte di fascino per i giovani, si ritiene che l’assenza di una sala cinematografica in città costituisca un serio handicap perché impedisce la diffusione di proiezioni di qualità: reintrodurre il cineforum estivo compenserebbe parzialmente il vulnus, sempreché l’organizzazione della manifestazione sia particolarmente curata.

murales possono rappresentare una seconda opzione per calamitare l’interesse dei giovani: è una tecnica pittorica che si esercita lungo superfici di considerevole estensione in muratura e tale aspetto incide non poco sulla fantasia giovanile.

Il rapporto dei giovani con il lavoro è drammaticamente rappresentato dai numeri della disoccupazione in merito ai soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni: supera abbondantemente l’asticella dei quaranta punti percentuali e certamente il dato risulterebbe ancor più scoraggiante se si dovessero escludere tutti i contratti di lavoro di genere precario.

La disponibilità e la duttilità dei giovani sono, tuttavia, due carte che lasciano intravedere scenari meno cupi e su di esse sarà opportuno fare leva con iniziative mirate.

Lo stesso servizio Informagiovani dovrà essere esclusivamente rivolto ai soggetti per i quali è stato congegnato.

Occorre creare un canale comunicativo tra i giovani e gli imprenditori per appurare l’esistenza di punti di contatto che potrebbero stimolare il decollo di nuove iniziative imprenditoriali: la creatività dei primi e l’esperienza dei secondi sono i due ingredienti essenziali nei quali confidare prudentemente per non generare inutili illusioni.

Piace l’idea di identificare un sito in città nel quale insediare dieci postazioni lavorative dotate di arredi e di supporti informatici da mettere a disposizione dei giovani più intraprendenti che, tuttavia, dovranno prima misurarsi in una selezione coordinata da un apposito bando.

I soggetti migliori disporranno di un tempo pari a due anni per elaborare progetti imprenditoriali che potranno sviluppare autonomamente o in collaborazione: la soluzione, di volta in volta, sarà la risultante dei contatti che essi avranno saputo costruire, nel durante, con gli imprenditori locali.

L’Amministrazione comunale avrà il compito di facilitare suddetti contatti e gli imprenditori, evidentemente, potranno sia dispensare preziosi consigli sulla scorta dei successi avuti e degli errori commessi e sia segnalare prodotti e servizi di cui abbisognano le aziende del territorio.

Inoltre l’Amministrazione comunale, consapevole delle difficoltà economiche che agitano ogni giovane aspirante imprenditore, deve adoperarsi per ricercare ed individuare fondi che sappiano incentivare la scelta di ospitare nuove attività nel territorio governato.

Sarà una misura che permetterà di testare la capacità di attrazione della città.

Analoga iniziativa andrà intrapresa per sbloccare il mercato immobiliare scaduto in una condizione di stagnazione per ragioni di ordine locale e di ordine generale: la proposta sarà di azzerare l’imposta della TASI ai soggetti under 35 che acquisteranno la prima casa in Parabiago all’interno del novero di abitazioni di nuova edificazione e rimaste invendute, purché non siano ancora decorsi tre anni dal momento del deposito della richiesta di agibilità.

Conclusioni

 

I bisogni delle singole categorie sono, come del resto era intuitivamente prevedibile, molteplici ed ampi sia come specificità e sia come intensità.

Averli indagati e collegati con una modalità espositiva diversa dal passato, denota la netta volontà di volerli affrontare con equità e con umiltà.

Equità: non esistono priorità, ossia il fronte delle esigenze è talmente esteso da non consentire scelte, graduatorie, distinzioni che potrebbero generare, nei soggetti istanti, sospetti di parzialità.

Le risorse di un’Amministrazione comunale non sono infinite, anzi è vero il contrario, e, pertanto, la loro distribuzione è un principio fondamentale ed irrinunciabile.

Sotto questo punto di vista l’amministratore responsabile comprende che ad ogni categoria di cittadini devono essere riconosciuti, in sede di ascolto, gli stessi diritti.

Umiltà: la conoscenza dei problemi che affliggono le diverse categorie è un processo che non si esaurisce – verrebbe da dire – mai, perché immedesimarsi nel soggetto istante di turno è un’azione che, nel migliore dei modi, ottiene risultati da approssimarsi per difetto e non per eccesso.

Aprire tavoli, coordinarli con dedizione non dando mai l’impressione di volerli governare in forza dei poteri riconosciuti dalla legge, pungolarli sino alla maturazione di traguardi concreti: è il ruolo nel quale un amministratore – legato profondamente alla sua città – si deve spendere quotidianamente investendo tutte le proprie energie.

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