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Il Sindaco Cucchi non vuole essere definito 'sceriffo'



Nei giorni scorsi Raffaele Cucchi è stato definito “Sindaco-Sceriffo” in alcuni articoli di giornale, una definizione che sta stretta al Primo Cittadino che fa sapere di non riconoscersi affatto nell'immagine di un personaggio, più immaginario che reale, che fa ordine in paese sparando ai malviventi: "Non viviamo mica nel Far West -vuole precisare- riportiamo per favore l'attenzione al vero valore delle azioni amministrative che stiamo portando avanti. Si tratta di interventi che non vengono improvvisati, ma programmati e predisposti fin dal momento del nostro insediamento in comune con la finalità di rendere la nostra città più civile e sicura... questo il mandato che abbiamo, e che ho ricevuto, dai cittadini di Parabiago.".


Le precisazioni del Sindaco Cucchi arrivano in risposta a rumor incitanti intorno alla definizione di 'Sindaco -Sceriffo': "Vorrei davvero far comprendere che il nostro non è un compito facile -sottolinea- soprattutto perché siamo tutti talmente abituati a chiudere gli occhi davanti all'evidenza, che non sappiamo più dare il giusto valore alle azioni di controllo da parte della Forze dell'Ordine. Queste azioni vengono interpretate o come una repressione oppure come, appunto, un sindaco che vuole fare lo sceriffo... mi dissocio da entrambe le interpretazioni e porto avanti con serenità la mia sfida per recuperare quel valore legato al rispetto delle leggi in nome del buon senso e del senso civico.”.


C’è, invece, chi interviene sui social network sostenendo che si tratta solo di propaganda, commenti ai quali Raffaele Cucchi risponde così: “Durante i controlli che vengono effettuati dai nostri agenti e non da me, se non come presenza e autorità civile –precisa Cucchi- si incappa spesso in situazioni in cui non vengono osservate né rispettate le leggi e cosa dovremmo fare secondo alcuni? Girarci dall'altra parte? Cosa dovrebbe fare un‘amministrazione di fronte al dilagare del gioco d’azzardo, alla sistematica violazione del codice della strada, al deturpamento del bene pubblico e al disturbo della quiete pubblica? Faccio solo un esempio: in un normale sabato di ottobre, passeggiando nel centro cittadino, ci siamo imbattuti in una vera e propria discoteca abusiva, che somministrava alcolici senza autorizzazione (e questo è il meno, per quanto grave) a ragazzi minorenni (e questo è gravissimo). Cosa avremmo dovuto fare? Ritengo che amministrare con responsabilità significa impedire iniziative illecite come questa per evitare che i ragazzi, tanto più se minorenni, si possano fare del male bevendo alcolici fuori dal controllo dei genitori. Mi sembra che impedirlo non sia né farsi pubblicità, né agire da sceriffo… semplicemente è un gesto dovuto di un buon amministratore che dovrebbe essere apprezzato da tutti.".


Il Sindaco non risparmia osservazioni nemmeno al Pd locale secondo il quale nulla è cambiato rispetto al passato in tema di sicurezza: "Spiace vedere un’opposizione distratta, che non si accorge di una maggior presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio… per fortuna i cittadini, al contrario, stanno dimostrando di apprezzare questa presenza. Sicuramente in tema di sicurezza c’è sempre da fare, è un lavoro quotidiano che si deve portare avanti con costanza, con convinzione e grazie alla professionalità degli agenti e del contributo dell’intera comunità.”.

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