Scuola dell'infanzia di via Gramsci: l'aula per accogliere i bambini in lista di attesa c
Si sono presentati in nove (su 22) i genitori dei bambini in lista d'attesa presso la scuola dell'infanzia di via Gramsci. Ieri l'Assessore Adriana Nebuloni, insieme alla Responsabile dell'Ufficio Scuola, li ha voluti incontrare per metterli al corrente dell'incontro avuto con l'Ufficio Scolastico Territoriale (ex Provveditorato) e ribadire la disponibilità dell'Amministrazione Comunale ad utilizzare la quarta aula già esistente e potenzialmente funzionante presso la scuola dell'infanzia di via Gramsci.
"La mancanza degli insegnanti non ci permette di dare certezze nell'immediato a questi genitori -spiega l'Assessore Adriana Nebuloni- Ciò che manca per l'attivazione della sezione, infatti, sono gli insegnanti e non l'aula, ma questo purtroppo non dipende dal comune. Dico purtroppo perché se fosse dipeso da noi, avremmo sicuramente trovato una soluzione e dato garanzie alle famiglie dei bambini in lista di attesa che, però, nel frattempo sono diminuiti di numero.".
L'Amministrazione comunale non è, però, rimasta passiva: non ricevendo risposte soddisfacenti da parte dell'Ufficio Scolastico Territoriale, l'Assessore e la Responsabile comunale del servizio, si sono recate personalmente a Milano per chiedere con determinazione l'assegnazione di due insegnanti. L'Ufficio Scolastico Territoriale si è dimostrato disponibile e sembra aver preso in carico la richiesta, ma risposte certe nell'immediato non ci sono ancora. Potrebbe, infatti, anche capitare che il Ministero affidi gli insegnanti all'ultimo momento.
"Il nostro impegno nel sollecitare l'Ufficio Scolastico Territoriale continuerà senza tregua fino allo sfinimento -dichiara l'Assessore Nebuloni- Speriamo di avere presto buone notizie in modo da rasserenare le famiglie interessate e poter attivare questa quarta sezione.".
A inizio marzo i bambini in lista di attesa (molti dei quali anticipatari) erano 27, ora sono scesi a 22, ma all'incontro di questa settimana si sono presentati solo 9 genitori. Il rischio ora è che, nell'attesa del Ministero, la maggior parte delle famiglie abbia trovato altre soluzioni e che il numero di chi è rimasto in lista, non sia sufficiente a garantire l'attivazione di una nuova sezione. In ogni caso la struttura comunale è pronta ad accogliere l'eventuale nuova classe.