Solidarietà per il terremonto in centro Italia: Sindaco e Protezione Civile invitano ad aspettate nu
Anche a Parabiago la corsa alla solidarietà per le vittime del terremoto sta aumentando di ora in ora, tanto che sempre più cittadini contattano la protezione civile locale e altre realtà sociali per donare alimenti e vestiario, ma Sindaco e Presidente della Protezione Civile locale invitano tutti a fermarsi un momento e riflettere meglio sui veri bisogni che in questo momento hanno gli sfollati. Le attuali indicazioni della protezione civile di Milano, infatti, fanno presente che per ora non serve inviare indumenti, acqua o generi alimentari nelle zone terremotate perché si rischia di far arrivare ciò che non occorre.
"La solidarietà è un bene prezioso -commenta il Sindaco Raffaele Cucchi- e come tale va usata con buon senso. Non raccogliamo cibo e vestiario per nulla, ma seguiamo le indicazioni di chi sta operando in prima persona sul posto. Quando la situazione del territorio colpito dal terremoto si sarà stabilizzata con centri di raccolta e linee di distribuzione dirette dove serve, ci sarà sicuramente bisogno di inviare materie prime in aiuto a chi non ha più un'abitazione. Se da una parte questa solidarietà è lodevole e ci fa onore –sottolinea Cucchi- dall'altra occorre avere un po' di pazienza e aspettare nuove indicazioni da parte della protezione civile proprio per intervenire in modo proficuo ed efficiente senza creare, invece, un problema di gestione sul posto.".
Ciò che si può fare fin da ora, invece, è donare 2 euro attraverso l'invio di un sms solidale al 45500, un numero attivato e indicato dalla protezione civile nazionale per raccogliere fondi in favore degli interventi da attuare. Unitamente al Sindaco, interviene il Presidente della protezione civile di Parabiago Renzo Gatti che così si esprime: "Mi stanno contattando davvero in tanti e la voglia di dare una mano è tanta, ma a tutti ribadisco le indicazioni ricevute dalla protezione civile di Milano, ovvero che per ora non serve raccogliere ed inviare né indumenti, né alimenti. Anche la disponibilità di chi vuole recarsi sul posto come volontario per dare una mano è lodevole, ma va ponderata perché, per essere davvero utili, occorre avere alcuni requisiti indispensabili. Il volontario della protezione civile, infatti, deve già essere operativo per rendersi utile alla causa e questo significa essere iscritto da almeno un anno e aver superato il corso base. Insomma – conclude Gatti- siamo come cavalli da corsa pronti alla partenza... ci attiveremo non appena arriveranno nuove direttive.”.