L’Amministrazione comunale attiva la sperimentazione dell’Agenzia per la Locazione in favore di inqu
Il Comune di Parabiago ha avviato la sperimentazione dell’Agenzia per la Locazione approvata in consiglio comunale a metà novembre. Si tratta di un progetto sperimentale, su fondi regionali, con la finalità di dare aiuto alle famiglie in difficoltà abitativa. Il progetto è stato condiviso e avviato a livello sovra comunale attraverso il Piano di Zona del Legnanese e vede coinvolta l’Azienda So.Le. quale società ‘in house’.
Regione Lombardia ha stanziato, a tale proposito, fondi per complessivi € 355.675,96 trasferiti ai Comuni dell’ambito territoriale del Legnanese e la quota destinata al Comune di Parabiago è pari a € 47.832,18. Tali fondi costituiranno le risorse finanziarie necessarie alla gestione del servizio.
“Con questa misura intendiamo contrastare il bisogno abitativo per quelle famiglie fortemente colpite dalla crisi che difficilmente riescono a sostenere i costi degli affitti a prezzi di mercato –afferma l’Assessore alle Politiche per la Casa, Diego Scalvini- Ma è una misura che vuole tutelare anche i proprietari degli immobili con l’attivazione di un fondo di garanzia e un fondo salva sfratti. A nostro avviso siamo sulla strada giusta per gestire al meglio le problematiche in ottica di territorio sovracomunale. Pertanto la creazione dell’Agenzia per la Locazione, è una scelta opportuna che rende attivo questo servizio di garanzia per entrambe le parti coinvolte.”.
Il servizio, infatti, ha come obiettivi quello di accrescere l’offerta complessiva degli alloggi in locazione temporanea o permanente, favorire la stipula di contratti di locazione a canone calmierato o concordato, prevenire gli sfratti, rinegoziare il contratto di locazione e far fronte alle spese di ingresso, in caso di nuovo contratto. E’ prevista anche la costituzione di un fondo di garanzia, nella forma del prestito d’onore, da erogare al conduttore in difficoltà nel pagamento dell’affitto.
La misura vuole garantire benefici per entrambe le parti interessate dal contratto di locazione, da una parte gli inquilini che si vedrebbero ridurre del 25%-30%, dall’altra parte i proprietari dell’immobile che verrebbero garantiti dal fondo salva sfratti e dal fondo di garanzia.
I nuclei familiari che possono beneficiare delle misure previste, devono avere un ISEE compreso tra i 10mila e i 20mila euro. La misura prevede di dare priorità ai soggetti sottoposti a procedura di sfratto, soggetti alla ricerca di un nuovo contratto di locazione a canone inferiore a quello di mercato, soggetti in condizioni di emergenza abitativa documentata da relazione dell’Assistente Sociale o da certificazione ATS (ex ASL). Inoltre gli aiuti dovranno essere necessariamente condizionati alla predisposizione e sottoscrizione di un progetto specifico per l’emancipazione della famiglia, da redigere in collaborazione con i servizi sociali del comune.