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Le scuole superiori fanno rete per parlare e affrontare il tema della legalità. Oggi si è svolto il


Si è svolto questa mattina presso il campo sportivo Libero Ferrario il primo dei due tornei di calcio che conclude il percorso sulla legalità promosso e realizzato dalla rete di Istituti superiori del territorio. Tre le scuole coinvolte: per Parabiago l’Istituto Maggiolini quale capofila del progetto e due Istituti di Rho, il Puecher Olivetti e il Mattei. La partita di oggi arriva a conclusione di un percorso fatto durante l’anno scolastico in cui gli studenti hanno fatto esperienza di cosa significa la legalità e la proposta di una partita di calcio intitolata “Legalità 1 Violenza 0” sigilla quasi un patto per questi ragazzi e un loro palese schieramento dalla parte della giustizia.


“La legalità è un tema molto complesso -dichiara l’Assessore all’Istruzione Adriana Nebuloni- e affrontarlo con i ragazzi delle scuole superiori non è semplice. Invece, questo progetto, così come è stato pensato, proposto e abbracciato anche dalla nostra amministrazione, credo sia riuscito ad entrare davvero nell’anima dei ragazzi coinvolti, tanto è vero che l’entusiasmo visto in campo oggi, è più eloquente di qualsiasi altra parola. Quindi, ben vengano questi eventi e queste proposte sulla legalità che incontrano l'interesse e garantiscono la presenza della nostra Amministrazione.”.


L'intero progetto che coinvolge la rete di scuole, è stato chiamato “Il filo della Legalità” e vede impegnati, oltre alla Dirigente del Maggiolini, Daniela Lazzati e il corpo docente dei tre Istituti, tre responsabili: la prof.ssa Anna Maria Taria dell’Istituto Maggiolini, la prof.ssa AntonellaRaele del Puecher Olivetti e la prof.ssa Daniela Togni del Mattei di Rho. Tutte presenti a bordo campo oggi a tifare per la legalità e a raccontare quanto sia stato ricco e proficuo accompagnare gli studenti all’interno di un percorso che ha voluto dire, in alcuni casi, fare esperienza diretta del corso della giustizia. Per tutti e tre gli Istituti, il percorso è iniziato con una riflessione sul ricordo, un’analisi partita dall’Olocausto con la visita al museo ‘Binario 21’ della Stazione Centrale di Milano quale luogo della memoria e proseguita con incontri, conferenze ed esperienze dirette sul campo. Il progetto, infatti, ha voluto dire per gli studenti confrontarsi sul ricordo delle vittime della criminalità organizzata, assistere a processi penali per direttissima grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati, nonché partecipare a un incontro/dibattito sulla figura di Paolo Borsellino grazie alla collaborazione con la Carovana Antimafia Milano Nord-Ovest. Oggi, invece, lo sport ha fatto da cornice e da sano strumento per tifare per la legalità.


“Bello avere tante scuole del territorio riunite presso il nostro campo sportivo Libero Ferrario e vedere molti giovani affrontare un tema così impegnativo come quello della legalità attraverso il gioco del calcio -afferma l'Assessore allo Sport Diego Scalvini- Un torneo, quello di oggi, che ci permette di affermare ancora una volta che lo sport può davvero fungere da tramite con la vita e trasmettere valori importanti come quello della legalità.”.


Proprio per non dimenticare nessun aspetto della legalità, nemmeno quello più vicino al tema della sicurezza, durante il torneo la presenza della Protezione Civile ha garantito una supervisione di pronto intervento in caso di bisogno.



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