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I ragazzi della scuola Sant’Ambrogio in visita ai nonni presso la casa di riposo comunale


Il progetto “Nonni e Nipoti” aveva già fatto incontrare lo scorso novembre i ragazzi della scuola media Sant’Ambrogio e i nonni della casa di riposo comunale, ma mercoledì scorso una seconda iniziativa della scuola ha permesso nuovamente l’incontro tra le due generazioni. Tema dell’incontro, il 25 aprile e il tempo di guerra: Nonni e Nipoti, quindi, divisi in gruppi e seduti intorno a un tavolo per parlare di come si viveva durante la guerra, di cosa abbia voluto dire assistere ai bombardamenti e di come si sia venuti a conoscenza della fine della guerra.


Venticinque gli alunni di terza media in visita, accompagnati dai propri insegnati e dalla responsabile del progetto, la prof.ssa Maria Di Bello. Presenti anche l’assessore alle politiche sociali, Elisa Lonati e il vice sindaco Adriana Nebuloni.


“Sono stata molto colpita dal modo in cui i ragazzi hanno saputo parlare ai nonni -afferma l’Assessore Lonati- Dopo un primo momento di imbarazzo, i ragazzi si sono avvicinati ai nonni con molta naturalezza e hanno posto le loro domande, ascoltato i racconti e condiviso il momento della merenda preparata con meticolosità. Vedendoli in azione, penso che questi ragazzi abbiamo saputo cogliere davvero l’opportunità di ascoltare le testimonianze sul tempo di guerra, occasioni sempre più rare oramai… sono certa che sapranno custodire questa loro esperienza per lungo tempo.”.


Domande, risposte e racconti che hanno coinvolto e arricchito, quindi, due generazioni in un piacevole pomeriggio primaverile. I ragazzi sono venuti, così, a conoscenza del fatto che il contadino aveva più possibilità di sopravvivere rispetto all’artigiano perché poteva sfamarsi con i prodotti della terra; e che il continuo ed insistente tremolio era dovuto al passaggio degli aerei che andavano a bombardare Milano; che potevano nascere rapporti umani anche con i soldati americani che, nel ricordo di molti nonni, regalavano sigarette; del fatto che la fine della guerra non è stato annunciato, ma si sia venuti a conoscenza della liberazione attraverso il passaparola o la radio. Nelle parole dei nonni è stato evidente il trasporto con il quale hanno raccontato fatti realmente accaduti, una realtà così lontana dai giovani quattordicenni attenti a cogliere le sfumature della storia.


“Davvero una bellissima iniziativa –dichiara il Vice sindaco Nebuloni- l’Amministrazione comunale è grata alla scuola Sant’Ambrogio per l’attenzione umana dimostrata verso i nostri nonni, ma anche per la capacità di educare i ragazzi ad essere attenti alla comunità e al territorio.”.


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