La scuola media Rancilio di Villastanza si ‘innamora’ del logo del progetto “La Parabiago che vuoi T
Dopo la partecipazione al Progetto la Parabiago che vuoi tu, che ha coinvolto anche i ragazzi delle scuole secondarie, la scuola media Rancilio realizza un murales con il logo del progetto arricchendolo di figure che rappresentano ragazzi in attività.
La motivazione di questo intervento, la illustra direttamente la vice Preside della scuola Rancilio, Donata Nebuloni: “Ci siamo innamorati del logo di questo progetto, soprattutto perché al suo interno compare la prima macchina del caffè Rancilio: la ‘Regina’ prodotta dal capostipite Roberto Rancilio, papà di Romano Rancilio a cui è intitolata la nostra scuola! L'idea che vogliamo comunicare con questo murales, è quella di ragazzi che vivono la propria città in tutti i sensi: per studiare, per giocare… insomma viverla a 360° per entrarci dentro.”. E prosegue: “Abbiamo saputo che il logo è stato disegnato dal sindaco Raffaele Cucchi, quindi abbiamo chiesto il permesso per poterlo utilizzare e riprodurre. Siamo contenti ci abbia detto di sì, anzi un ‘sì’ convinto e di condivisione.”.
Il murales è stato realizzato, in soli tre giorni, sulla parete esterna all’ingresso della scuola da alcune alunne della 3^ B con la supervisione delle professoresse di Arte Cristina Morosi e Donata Nebuloni e con la collaborazione di alcuni genitori.
Contento dell’iniziativa il Sindaco Raffaele Cucchi che così si esprime in merito: “L’immagine arriva prima di ogni parola, lo sappiamo, così nel pensare e creare il logo della Parabiago che vuoi Tu, abbiamo cercato di sintetizzare la nostra città con i simboli che la rappresentano per arrivare diretti al senso di appartenenza al territorio, oltre che voler essere un invito ad ogni singolo cittadino a partecipare al progetto. Sono contento che la scuola media Rancilio abbia colto questo aspetto e abbia fatto suo il nostro invito. Grazie ragazzi!”.
Gli fa eco l’assessore all’Istruzione Adriana Nebuloni: “Meraviglioso, che altro dire? Vedere ragazzi così motivati nel valorizzare l’ambiente in cui crescono e vivono, non ha bisogno di commenti. Ringrazio la professoressa Donata Nebuloni per essersi fatta promotrice di questa idea che, in qualche modo, fa da ponte tra l’amministrazione e le nuove generazioni. Questa iniziativa, inoltre, si inserisce all’interno del progetto di promozione territoriale ‘Cibo del corpo, degli occhi e dell'anima’ realizzato con la collaborazione dell’Ecomuseo del paesaggio con lo scopo di identificare, attraverso manufatti degli studenti di ogni ordine e grado, i luoghi della città preposti all’istruzione, formazione e cultura.”.