Ufficio postale di San Lorenzo: il Sindaco chiede a Poste Italiane di riaprire la fase concertativa
Nel settembre 2015 Poste Italiane decideva di chiudere l’ufficio postale nella frazione di San Lorenzo motivando tale scelta con l’attuazione di un piano di efficientamento per ripianare un disequilibrio economico del servizio. Da subito l’Amministrazione comunale si fece carico del disagio che la chiusura di questo servizio avrebbe provocato alla popolazione della frazione, soprattutto alle persone più fragili, presentando ricorso al TAR di Milano al fine di chiedere l’annullamento e la sospensione della decisione di Poste Italiane.
Il Tribunale amministrativo, però, non ha inteso, per ora, tutelare il diritto dei cittadini parabiaghesi ad avere un punto postale facilmente raggiungibile, confermando, invece, il taglio deciso da Poste Italiane sulla base di considerazioni matematiche senza tenere conto dell’impatto con il bacino d’utenza e il territorio.
“La decisione se chiudere o meno un ufficio postale -scrive il Sindaco nella sua missiva a Poste Italiane- non dovrebbe basarsi su un mero calcolo matematico, ma dovrebbe tener presente molteplici fattori quali la disponibilità di un servizio pubblico alternativo, l’impossibilità di prolungata percorrenza a piedi per gli utenti deboli e in là con gli anni …e via dicendo. Inoltre, nel contratto di programma è previsto che possa essere concordata con le autorità locali una presenza più articolata nelle singole aree territoriali, i cui costi non siano a carico di Poste Italiane. Di fatto, però, per quanto riguarda San Lorenzo, il nostro comune si è trovato di fronte a una decisione definitiva, un pacchetto confezionato con scarsi spazi discrezionali entro i quali valutare eventuali soluzioni alternative. Questo nella convinzione, da parte di Poste Italiane, che fosse inutile la fase partecipativa della concertazione con il nostro comune.”.
La Corte di ultimo grado in materia amministrativa ha, però, sottolineato con forza che “la concertazione va attivata prima dell'adozione del provvedimento di chiusura dell'ufficio”, facendo leva sul principio di leale collaborazione tra amministrazioni, un principio fondato sulla carta costituzionale. Sulla base di questa premessa, quindi, l’Amministrazione Cucchi si augura che Poste Italiane riapra la fase di concertazione:
“Nel caso di Parabiago -continua il Sindaco- possiamo dichiarare con certezza che trovarsi di fronte a una chiusura unilaterale, non significa assolutamente procedere alla concertazione e tanto meno ispirarsi al principio di leale collaborazione. Per questo motivo ho scritto nuovamente a Poste Italiane chiedendo, in nome dei cittadini che rappresento, di riconsiderare la decisione che ha comportato la chiusura dell’ufficio postale di San Lorenzo. Sottolineando, nella mia missiva, di premettere al risparmio economico dell’Azienda Poste Italiane, una migliore economia: la soddisfazione del cittadino!”.