“Eroi Quotidiani - storie eccezionali di gente comune”, il libro di Giovanni Terzi che parla di test
Un’occasione davvero imperdibile per la Città di Parabiago che aderisce alla Giornata Internazionale dell’Uomo.
Lunedì 11 novembre presso Villa Corvini la Città di Parabiago ospiterà un evento straordinario con la presenza di Claudio Brachino e Simona Ventura che presenteranno il libro di Giovanni Terzi “Eroi Quotidiani”. L’evento è promosso dall’Assessorato alla Sicurezza, con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio e riflettere sul contributo degli uomini alla comunità, alla famiglia, nel matrimonio e nella cura dei figli. La proposta comunale nasce dal desiderio di celebrare la Giornata Internazionale dell’Uomo (inteso come maschio), istituzionalizzata nel 1999 e che ricade il 19 novembre di ogni anno. La presentazione del libro di Terzi sarà l'occasione per celebrare gli “eroi quotidiani” di Parabiago. Uomini e ragazzi che hanno saputo affrontare, a testa alta, le esperienze di vita più dolorose.
“Creare un evento di questa portata per parlare di esempi positivi e di persone comuni che nella quotidianità si distinguono per saper affrontare le avversità della vita anche con un sorriso - dichiara il Sindaco Raffaele Cucchi - è davvero un modo per contribuire a cambiare gli stereotipi ai quali siamo abituati. L’uomo non è solo violento, ma abbiamo tanti esempi di padri, allenatori, insegnanti, ragazzi che sono esempi positivi di sacrificio responsabilità e attenzione per chi gli vive vicino, di cui però spesso non ci occupiamo.
A nome della Città di Parabiago ringrazio molto l’Assessore Benedettelli per questa opportunità e per l’impegno attivo che da subito ha dimostrato per Parabiago. Ringrazio oltremodo Claudio Brachino, Simona Ventura e l’autore Giovanni Terzi per la disponibilità e la presenza nella nostra città.”.
La serata prevede un dialogo a tre tra Claudio Brachino, Simona Ventura e Giovanni Terzi. Presentato e introdotto dall’Assessore alla Sicurezza Barbara Benedettelli, giornalista, saggista e attivista per i diritti delle vittime e conosciuta al pubblico per le sue battaglie contro ogni forma di violenza. L’evento vuole parlare di esempi positivi e mettere l’attenzione sulla figura maschile che ama e si impegna con responsabilità per sé e la famiglia anche davanti alle avversità.
“Sono lieta di poter portare la mia esperienza anche a Parabiago - commenta Benedettelli - le ricerche fatte, i dati soprattutto internazionali e le testimonianze ascoltate in questi anni, mi insegnano che se vogliamo davvero arginare la violenza nelle relazioni intime e affettive, non solo dobbiamo osservare il fenomeno con rigore e nella sua interezza, ma dobbiamo anche lavorare per abbattere lo stereotipo uomo carnefice/donna vittima, che paradossalmente mantiene intatta (mediaticamente) una “cultura patriarcale” che di fatto non esiste più. Ci sono uomini violenti e ci sono donne violente, con i loro compagni, con i loro figli e con gli anziani. Ma ci sono anche, e sono la maggioranza, donne e uomini che sanno prendersi cura con amore e responsabilità di chi amano. Ci sono milioni di uomini che sanno amare è lo slogan che abbiamo scelto. Perché, come testimonia anche il libro di Terzi, la quotidianità è fatta di persone che nel silenzio affrontano le fatiche della vita con grande dignità. E’ a loro che il 19 novembre dedichiamo la Giornata Internazionale dell’Uomo.”.
Meme Libri Parabiago sarà presente durante l’evento con un banchetto di vendita di “Eroi quotidiani. Storie eccezionali di gente comune”, prefazione di Michele Guardì (Cairo Editore). L'autore sarà a disposizione per il firmacopie. Ma chi sono gli eroi quotidiani narrati da Terzi? Quelli che non si arrendono, quelli che ce l'hanno fatta, quelli che hanno speso la propria vita per gli altri. Il libro raccoglie le loro storie di "testimonianza e riscatto". Giovanni Terzi racconta un'Italia diversa da quella che di solito campeggia sulle prime pagine dei giornali. Un Paese che, oltre a santi, poeti e navigatori, vanta molti eroi, spesso invisibili. Come Jenni, bellissima ragazza di trent'anni che da otto convive con una terribile malattia degenerativa che non le ha tolto il sorriso. O Felice che, a causa di un'atrofia al nervo ottico, ha perso la vista a soli quattordici anni, ma nonostante tutto è diventato un bravissimo scultore. O don Renato, prete piemontese che da quarant'anni si prende cura dei meninos, i bambini di strada che vivono nelle favelas di Rio de Janeiro dediti all'accattonaggio e alla criminalità... Uomini e donne che hanno saputo reagire con forza alle piccole e grandi tragedie della vita e che hanno affrontato con coraggio e caparbietà ogni sorta di sfida che il destino ha posto sul loro cammino. Persone umili e silenziose, sempre consapevoli che nulla avrebbe impedito loro di risalire la china e di tornare a essere una parte viva della comunità. Perché, come diceva Giovanni Paolo II, tutti dobbiamo prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro.