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Adozione del piano attuativo in variante al PGT dell’ambito Rede.


Il Consiglio Comunale del 22 luglio scorso ha approvato il piano attuativo in variante al Piano di Governo del Territorio inerente l’ambito Rede in prossimità del centro cittadino. Si tratta della riqualificazione di un’area in disuso ed individuata dal Piano di Governo del Territorio vigente come ambito di trasformazione (area ex. Rede). L’intervento di riqualificazione va proprio nella direzione dettata dalla Legge regionale 31/2014, ovvero persegue le disposizioni volte alla riduzione del consumo di suolo. In sintesi si interviene su un’area già edificata attraverso una sua riqualificazione che prevede demolizioni, bonifiche e la sostituzione degli edifici esistenti industriali con immobili residenziali e commerciali. L’area interessata dal piano attuativo è completamente edificata e non interessa in alcun modo superfici agricole.


Il piano attuativo, quindi, prevede la realizzazione di due nuovi edifici a destinazione residenziale con tipologia a torre; un edificio commerciale, ovvero una media struttura di vendita; un edificio adibito a pubblici esercizi (bar e ristorante) e un edificio con una Slp (superficie lorda di pavimento) complessiva di 12.141 mq (distribuito su tre piani fuori terra) destinato a servizi pubblici (edificio a ponte) che verrà ceduto all’Amministrazione comunale che prevede anche il trasferimento del Museo gestito dalla Fondazione Carla Musazzi. Nello specifico l’area interessata dal Piano Attuativo, ad oggi esclusivamente di proprietà privata, è pari a 23.897 mq (St = superficie territoriale). Di questi ben 12.397 mq sono destinati a servizi pubblici per la formazione di nuove aree a parcheggio, di una nuova sede stradale, di una nuova piazza pubblica. Il tutto per la formazione di nuovi servizi che sono a disposizione sia del nuovo ambito che del centro storico cittadino. Mentre solamente 11.500 mq di superficie sono destinati all’edificazione privata di edifici residenziali, commerciali e terziari.


Il Piano Attuativo affronta anche aspetti di carattere ambientale tenendo conto che l’attuale area industriale di 23.897 mq è quasi integralmente impermeabile, ovvero per la maggior parte di essa è edificata e per la restante pavimentata. L’intervento di riqualificazione prevede azioni di miglioramento della situazione attuale volte alla creazione di nuove aree permeabili e a verde. In concreto dei 23.987 mq di superficie attualmente impermeabilizzata, l’11% sarà restituito alla permeabilità profonda dei suoli, ovvero con l’assenza di qualsiasi manufatto edilizio. Un’ulteriore azione prevede che anche il privato partecipi alla restituzione di nuove superfici destinate a verdi privato. Pertanto degli 11.500 mq di superficie privata il 40% è destinato alla formazione di aree verdi non coperte, risultato che si è potuto ottenere solamente attraverso la realizzazione di edifici residenziali a torre.


A livello di densità edificatoria l’operatore ha ritenuto di ricondurre il piano dai 13.942 mq di Slp ai circa 10.160 mq con una riduzione di circa 3.782 mq di nuova costruzione. Oltre a questo, a fronte di una cessione di aree a servizi prevista dal PGT per l’edificio a “ponte” pari a soli 5.500 mq, l’operatore ha deciso di cedere integralmente l’edificio al Comune per una superficie totale di 12.141 mq (per una superficie superiore al doppio del previsto).


"La riqualificazione urbana di spazi non più fruibili, anzi degradati -afferma il Sindaco Raffaele Cucchi- è la vera mission delle Amministrazioni Comunali dal momento in cui lo sviluppo delle città non deve più guardare verso il consumo di nuove aree agricole, bensì passare attraverso la trasformazione di aree abbandonate. La sfida del XXI secolo per la nostra comunità sarà infatti quella di saper trasformare questo isolato industriale in un ambiente adeguato alle esigenze delle moderne generazioni, pensato come luoghi eterogenei in grado di stimolare interazione sociale e scambio culturale, e progettato come sistemi integrati nella città.

L’edificio a ponte, che verrà ceduto alla comunità, sorge in un punto strategico della Città di Parabiago e potrà svolgere una funzione da ponte tra gli spazi delle città storica e dei servizi in quanto si trova in prossimità sia con l’agorà cittadina, ovvero piazza Maggiolini, il nuovo quartiere residenziale e commerciale con gli edifici della municipalità e la rete dei servizi (Palazzo Municipale, centro servizi Villa Corvini e Stazione Ferroviaria) già oggi connessi con i nuovi percorsi ciclabili ed i nuovi parcheggi pubblici a servizio di tutta la comunità. Il grande edificio a ponte fa parte di un più ampio progetto urbanistico che punta alla riqualificazione di tutto il centro cittadino e questo intervento abbinato con le nuove regole urbanistiche contenute nel nuovo Piano di Governo del Territorio rappresenta la chiave di volta che permetterà di lanciare la città verso il suo nuovo corso.

L’edificio dovrà essere pensato come luogo di scambio di conoscenze e opportunità, un punto di incontro multiculturale che dovrà cambiare la percezione degli abitanti della città stimolando la collaborazione creativa delle persone. Per fare questo dovrà ospitare nuovi servizi come: la nuova biblioteca con: spazi di lettura libera, cabine studio, laboratori adibiti ad incontri di gruppo, servizi multipli per il social e il networking; oltre ad una sala teatro, un teatro per bambini, la sala per la musica, uno spazio espositivo ed una per le attività interattive, uno spazio per eventi pubblici e spazi liberi informali, il museo “Carla Musazzi” nonché un centro di assistenza per i servizi locali, lo sportello Relazione con il pubblico con gli uffici amministrativi dedicati ad essi.

Grazie alla confermata lungimiranza della proprietà si potranno prevenire situazioni di degrado proprio in centro alla città, riqualificare edifici industriali dismessi, bonificare alcune parti del comparto e alcune di queste restituirle ad una funzione pubblica ed a verde di fruizione.”


QUI IL VIDEO (RENDERING) DEL PIANO ATTUATIVO:


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