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"PARABIAGO A DIMENSIONE DI SPORT"

Difficile stimare i componenti di una collettività che praticano – a livello agonistico oppure amatoriale – una o più discipline sportive.

Nel caso di Parabiago è lecito affermare che il computo si possa arrivare a qualche migliaio di soggetti, ossia un numero tale da far meditare l’amministratore che osserva con attenzione scrupolosa quanto accade nel territorio che governa.

La promozione dello sport, inteso come veicolo di valori etici, educativi e culturali, è azione che concorre significativamente nel processo di crescita e di sviluppo di una comunità. Deve essere perseguita mettendo in gioco ogni risorsa a disposizione.

Promuovere lo sport significa assegnare borse di studio ai giovani atleti che eccellono nelle gesta sportive e che frequentano corsi scolastici oppure universitari con profitto.

Promuovere lo sport significa offrire supporto a soggetti privati che hanno in animo di lanciare nuove discipline sportive che necessitano di spazi la cui identificazione ottimale ricade in aree da riqualificare e site nei parchi o negli ambiti agricoli.

L’ampliamento dello spettro delle pratiche sportive è, in realtà, un’estensione delle opportunità per calamitare un maggior numero di giovani affinché si distraggano e sudino con modalità virtuose: cross country e trekking sono due esempi che altrove hanno attecchito con soddisfacenti risultati.

Lo stesso canale Villoresi – che in un lontano passato è stato teatro di competizioni non ufficiali di tuffi e di nuoto – può essere riscoperto come sede per lo svolgimento di pratiche sportive in acqua (il Consorzio che gestisce lo stesso canale aveva ipotizzato alcuni anni fa, mediante un progetto di massima, la realizzazione di un impianto per appassionati di canoa e di kayak).

Promuovere lo sport significa portare a compimento la pista ciclabile lungo il fiume Olona e quella lungo viale Lombardia: per altro la diffusione dell’uso della bicicletta anche solo come mezzo di spostamento misura la qualità della vita di una cittadina.

Promuovere lo sport significa mettere a norma ogni impianto sportivo affinché si osservino le disposizioni di legge che rendono più sicuri e confortevoli i luoghi nei quali si registrano assembramenti importanti di atleti e di pubblico.

Promuovere lo sport significa mettere in atto politiche tariffarie, per l’uso degli impianti comunali, che agevolino il ruolo delle associazioni sportive più votate a realizzare significative aggregazioni di giovani e meno inclini a conseguire risultati agonistici di livello.

 

I NOSTRI PUNTI DI FORZA

 

  • Borse di studio ai giovani atleti che eccellono nelle gesta sportive e che frequentano corsi scolastici oppure universitari con profitto.

  • L’ampliamento dello spettro delle pratiche sportive: cross country e trekking sono due esempi che altrove hanno attecchito con soddisfacenti risultati.

  • portare a compimento la pista ciclabile lungo il fiume Olona e quella lungo viale Lombardia.

  • mettere a norma ogni impianto sportivo e mettere in atto politiche tariffarie, per l’uso degli impianti comunali, che agevolino il ruolo delle associazioni sportive più votate a realizzare significative aggregazioni di giovani e meno inclini a conseguire risultati agonistici di livello. 

Conclusioni

 

I bisogni delle singole categorie sono, come del resto era intuitivamente prevedibile, molteplici ed ampi sia come specificità e sia come intensità.

Averli indagati e collegati con una modalità espositiva diversa dal passato, denota la netta volontà di volerli affrontare con equità e con umiltà.

Equità: non esistono priorità, ossia il fronte delle esigenze è talmente esteso da non consentire scelte, graduatorie, distinzioni che potrebbero generare, nei soggetti istanti, sospetti di parzialità.

Le risorse di un’Amministrazione comunale non sono infinite, anzi è vero il contrario, e, pertanto, la loro distribuzione è un principio fondamentale ed irrinunciabile.

Sotto questo punto di vista l’amministratore responsabile comprende che ad ogni categoria di cittadini devono essere riconosciuti, in sede di ascolto, gli stessi diritti.

Umiltà: la conoscenza dei problemi che affliggono le diverse categorie è un processo che non si esaurisce – verrebbe da dire – mai, perché immedesimarsi nel soggetto istante di turno è un’azione che, nel migliore dei modi, ottiene risultati da approssimarsi per difetto e non per eccesso.

Aprire tavoli, coordinarli con dedizione non dando mai l’impressione di volerli governare in forza dei poteri riconosciuti dalla legge, pungolarli sino alla maturazione di traguardi concreti: è il ruolo nel quale un amministratore – legato profondamente alla sua città – si deve spendere quotidianamente investendo tutte le proprie energie.

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