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la VILLAPIA che vogliamo :

VIVERE IN FRAZIONE: UNO STILE DI VITA. AMPLIAMENTO CENTRO SPORTIVO “NINO RANCILIO”. NUOVE ATTIVITA’ COMMERCIALE TRA VIALE REPUBBLICA E VIA FIRENZE. VIDEOSORVEGLIANZA SU VIA CASOREZZO. PISTA CICLABILE TRA SCUOLA, FARMACIA, CIMITERO E STAZIONE. FIBRA OTTICA PER LE CASE E LE AZIENDE. VALORIZZAZIONE DELLE SAGRE ESTIVE. ISTITUZIONE DI UNA DELEGA ASSESSORILE ALLE FRAZIONI.

 

 

L’attuale Piano di Governo del Territorio ha individuato due opportunità per questa frazione: l’ampliamento del centro sportivo “Nino Rancilio” e l’insediamento di attività commerciali nell’area contigua delimitata da viale della Repubblica e via Firenze.

Due opportunità connesse ad altrettante specifiche funzioni che valorizzano, rispettivamente, la vocazione dell’ambito territoriale allo svolgimento di attività ludiche e sportive e la disponibilità ad accogliere iniziative commerciali che possano far lievitare la vivacità economica oggi circoscritta a presenze puntuali e, comunque, da apprezzarsi per il servizio svolto.

 

Va da sé che la seconda opportunità può essere stimolata dall’Amministrazione comunale, ma realizzata da operatori privati che, nell’attuale contesto storico-economico, danno mostra di una certa e comprensibile riluttanza ad investire.

Attendere, in tal caso, segnali diversi dal mercato non è affatto inutile anche nella prospettiva di una futura ricalibratura della destinazione urbanistica.

 

La scelta di vivere in frazione denota, spesso, uno stile di vita che si distingue per il tipo di soluzione abitativa individuata, per la gestione del proprio tempo libero, per il desiderio di tutelare più fortemente la propria intimità famigliare ed altro ancora.

Riconoscere amministrativamente questo stile di vita, significa mettere in atto interventi che conferiscano nei soggetti residenti un maggiore senso di sicurezza e che premino una mobilità 

più rispettosa dell’ambiente.

Da qui la proposta di vigilare sull’asse stradale di via Casorezzo con un sistema di videosorveglianza che possa monitorare ingressi ed uscite dalla frazione ed il progetto di realizzare le connessioni occorrenti per dare risalto alla rete ciclabile già esistente e alla implementazione della stessa con nuovi tronchi di pista verso i recapiti più gettonati (scuola, farmacia, cimitero, chiesa, stazione ferroviaria, ecc.).

Da ultimo, ma unicamente per comodità espositiva degli argomenti trattati, si rammenta che pure il tema del “digital divided” (dovuto alla precarietà e all’insufficienza delle infrastrutture esistenti) è nell’agenda degli interventi da attuare.

La sua realizzazione è subordinata alla capacità dell’Amministrazione comunale di suscitare interesse ad investire da parte dei gestori delle tecnologie dell’informazione: il corteggiamento, partito da lontano, potrebbe a breve tradursi in risultati concreti.

 

CONCLUSIONE

Le frazioni, a differenza del capoluogo, sono accomunate dalla peculiarità di ospitare sagre estive particolarmente apprezzate non solo dalla collettività residente.

Il loro successo è, in primis, da riporre nell’organizzazione delle 

stesse la cui responsabilità è demandata a soggetti che sono prevalentemente espressione del volontariato cresciuto nell’oratorio di riferimento.

L’Amministrazione Comunale, a fronte di tanto fermento aggregativo, non può non dispensare attenzione e sostegno che saprà tradurre nelle forme più consone di volta in volta (snellire le procedure di rilascio delle organizzazioni di rito, affiancare eventi condivisi dalle organizzazioni delle sagre, ect.).

Affinché la presenza dell’Amministrazione Comunale sia più tangibile di quanto fatto in passato nei confronti delle frazioni, si preannuncia l’istituzione di una delega assessorile mirata con cui istituire relazioni molto più strette sia per quanto concerne il superamento delle criticità e sia per quanto attiene al sostegno delle positività.

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