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la SAN LORENZO che vogliamo:

La frazione di SAN LORENZO

 

La frazione più a nord della città si distingue dalle precedenti per il passaggio, nell’abitato, della SS 33: una circostanza che – se in passato ha recato evidenti vantaggi a San Lorenzo – oggi è considerata soprattutto una penalizzazione.

Le intersezioni di via Appiani e di via Benedetto Croce comportano, attualmente, le difficoltà maggiori.

Nel primo caso la viabilità locale è assoggettata ad un uso improprio a causa di un polo estrattivo collocato nel territorio del Comune di Nerviano, ma accessibile esclusivamente da via Appiani: i residenti lamentano un intenso passaggio di automezzi pesanti nell’arco dell’intera giornata.

L’assenza di viabilità alternativa impone severi controlli di suddetti passaggi introducendo limitazioni di velocità e di orario agli autocarri.

I controlli potranno essere eseguiti direttamente dalla vigilanza urbana oppure essere affidati a congegni tecnologici omologati secondo legge.

Nel secondo caso l’intersezione assorbe il traffico veicolare della SS 33 a sud della frazione verso e da il capoluogo.

Ogni angolo dell’intersezione risulta essere edificato e, pertanto, ne consegue una netta delimitazione del sedime stradale a disposizione per la risoluzione del problema, rappresentata da una rotatoria (come consigliato da uno studio già effettuato).

Le considerazioni fatte nel paragrafo Ravello/Oltre stazione/Calara sulla rete ciclabile si possono replicare anche per la frazione di San Lorenzo che sconta, tuttavia, un ulteriore vincolo rappresentato dal fiume Olona: il ponte di via Filarete o quello di viale Marconi risulterà essere un punto obbligato di passaggio.

Il Piano di Governo del Territorio esplicita un’opportunità straordinaria in corrispondenza di una consistente area dismessa, sita lungo la SS 33 (ex Artea).

La dimensione della superficie, l’ubicazione del sito, la possibilità di creare nuovi posti di lavoro e le eventuali carenze di servizi in un ambito territoriale che si spinge ben oltre i confini comunali sono i fattori che hanno inciso profondamente nella previsione urbanistica in argomento.

Come già osservato, spronare e persuadere gli operatori nella realizzazione di un complesso esteso e variegato per le funzioni potenzialmente ospitabili in un contesto storico ed economico sfavorevole, è una sfida ostica che, tuttavia, costituisce un impegno inevitabile per l’amministratore che avverte profondamente il proprio ruolo di soggetto deputato allo sviluppo del territorio governato.

Poiché in una frazione la Parrocchia è punto di riferimento e di ascolto per numerosi residenti, è opportuno – al fine di consentire alla stessa di promuovere continuamente il proprio ruolo d’interlocutore privilegiato dell’Amministrazione comunale – condividere i progetti della stessa Parrocchia che concorrono a rassodare, ad esempio, ogni forma positiva di aggregazione sociale .

La realizzazione di una sala polifunzionale presso l’oratorio di via Don Bianchi è idea meritevole di sostegno. 

 

VIVERE IN FRAZIONE: UNO STILE DI VITA. PRESIDIO E CONTROLLO DEL TRAFFICO DI VIA APPIANI. NUOVA PISTA CICLABILE FINO AL CAPOLUOGO. RIQUALIFICAZION DELLA EX-ARTEA. COLLABORAZIONE CON LA PARROCCHIA E NUOVA SALA POLIFUNZIONALE NELL’ORATORIO DI VIA DON BIANCHI. VALORIZZAZIONE DELLE SAGRE ESTIVE. ISTITUZIONE DI UNA DELEGA ASSESSORILE ALLE FRAZIONI.

Le frazioni, a differenza del capoluogo, sono accomunate dalla peculiarità di ospitare sagre estive particolarmente apprezzate non solo dalla collettività residente.

Il loro successo è, in primis, da riporre nell’organizzazione delle stesse la cui responsabilità è demandata a soggetti che sono prevalentemente espressione del volontariato cresciuto nell’oratorio di riferimento.

L’Amministrazione Comunale, a fronte di tanto fermento aggregativo, non può non dispensare attenzione e sostegno che saprà tradurre nelle forme più consone di volta in volta (snellire le procedure di rilascio delle organizzazioni di rito, affiancare eventi condivisi dalle organizzazioni delle sagre, ect.).

Affinché la presenza dell’Amministrazione Comunale sia più tangibile di quanto fatto in passato nei confronti delle frazioni, si preannuncia l’istituzione di una delega assessorile mirata con cui istituire relazioni molto più strette sia per quanto concerne il superamento delle criticità e sia per quanto attiene al sostegno delle positività.

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